Sono 19 gli incunaboli della Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo” di Brindisi e solo sette furono schedati da Raffaele Fiorillo nel 1938, gli altri vennero studiati da Danis Rhodes, direttore della British Library, nel 1973, nel 1976 e nel 1996.
Il diciottesimo. Flavius Josephus. De antiquitate Judaica.
Venezia: Joannes Rubeus Vercellensis (Giovanni Rossi), 23 ottobre 1486.
L’edizione ha 278 carte, di cui quattro bianche: 1, 184, 185, 278. La traduzione latina è di Rufinus Aquileiensis e il curatore del testo è Girolamo Squarciafico.
Secondo un’iscrizione a mano a piede della carta a ii, quest’esemplare fu donato alla Biblioteca Angelica di Roma il 3 maggio 1735 dal rev. Fulgenzio Belletti. Il resto dell’iscrizione è cancellato a mano ed è quindi illeggibile.
La Biblioteca Angelica era stata fondata da Angelo Rocca, agostiniano, nel 1614 con la sua raccolta personale di 40.000 volumi. Nel 1936 era cresciuta a 125.000 volumi. Il presente esemplare sarà stato regalato o venduto come doppione, non si sa quando. L’Angelica possiede ancora due copie di questa edizione.
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