“Molteplici sono gli ingredienti per una buona esperienza di lettura: un libro scritto bene e con una storia coinvolgente, uno stato d’animo del lettore compatibile con tale lettura e la capacità – e la possibilità – di ritagliarsi del tempo.
Riuscire a combinare tutte queste variabili è assai difficile: è un incastro perfetto.
Vi è mai capitato di non riuscire a portare a termine una lettura per poi, in un altro
momento della vostra vita, trovare quello stesso libro non solo piacevole, ma
indispensabile? Mi piace pensare che per ogni storia ci sia un tempo e che, al di là del sacrosanto gusto personale, ci sia un momento ideale in cui per esperienza, maturità o circostanze
contingenti quel libro è assolutamente adatto ad essere letto.
Proprio lì, proprio allora.
L’esperienza della lettura è un’esperienza personale e tante persone hanno modi diversi di viverlo.
Io, ad esempio, non sono il tipo da libro in borsa.
Per me non è vero che ogni momento è buono per leggere, per me leggere è un dolce
piacere e riesco a godermelo solo quando sono rilassata: prima di dormire, la domenica pomeriggio, in spiaggia, dal mio parrucchiere il sabato mattina.
Questo intricato intreccio di condizioni fa sì che non riesca ogni settimana a consigliarvi un nuovo libro: quest’estate ad esempio sono state molteplici le mie letture che però non mi sento di promuovere (ovviamente, basandomi sul mio gusto soggettivo) per non venir meno a quel patto implicito di onestà e trasparenza che c’è tra me e chi legge le mie recensioni.
Allo stesso tempo accelerare i tempi delle mie letture non solo sarebbe impossibile per me considerando i miei orari, ma toglierebbe alla lettura quel gusto di dolce coccola tanto agognata e sposterebbe la sua semantica sotto la pesante ombra della doverizzazione. In un momento in cui siamo spesso abituati a ragionare in termini di performance è più che mai importante difendere e valorizzare l’importanza dei nostri piccoli piaceri quotidiani e del tempo che dedichiamo loro: scegliere la qualità invece che la quantità, una specie di movimento “slow reading” che preservi i nostri spazi di comfort. Se non troverete ogni settimana i miei consigli di lettura non pensate quindi che non stia più curando questa rubrica: immaginatemi mentre leggo serenamente, selezionando ciò che più mi ha fatto riflettere ed emozionare, per poi scriverne e sperare che quei libri facciano lo stesso effetto anche a voi.
Ci leggiamo presto,
Lucia”
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