A cura della dott.ssa Lucia Destino
Titolo: Ma chi me lo fa fare? Come il lavoro ci ha illuso: la fine dell’incantesimo.
Autori: Andrea Colamedici e Maura Gancitano
Genere: Saggistica
Editore: HarperCollins
Anno di Pubblicazione: 2023
“Scusami, sono ancora a lavoro, sentiamoci dopo.”
“Sono esausta, ho lavorato troppo”
“Spero quest’anno di riuscire a lavorare meno” o “Il mio proposito per il nuovo anno è quello di lavorare di più e meglio.”
Quante volte abbiamo detto o abbiamo sentito dire queste affermazioni? Spesso, troppe.
Probabilmente perché il lavoro è passato dall’essere un modo per garantire la sussistenza ad un modo per esprimersi e coltivare le proprie passioni e inclinazioni fino ad essere il centro pulsante della nostra vita. Lavorare, farlo tanto e bene, sempre meglio, magari farlo addirittura “troppo” fino ad inghiottire il resto della nostra vita e la nostra salute fisica e mentale è non solo un dovere, ma uno status symbol. Dobbiamo essere produttivi, impegnati, avere progetti ambiziosi, alla ricerca di una meta che non
arriva mai, sostituita da un nuovo progetto, una nuova sfida, un nuovo dovere. Le immagini e le narrazioni riguardanti il lavoro – gli uffici illuminati di sera, i file aperti da casa, le call e le riunioni continue e spesso inutili – invadono i social, contribuendo ad un ideale irrinunciabile, ma nello stesso tempo impareggiabile, che si autoalimenta all’infinito. O almeno finché corpo e mente reggono. Siamo efficienti 24 ore su 24, ma a che costo?
Siamo stanchi, sovraccarichi, spesso frustrati.
Non abbiamo tempo, spesso non abbiamo un guadagno pari all’impegno profuso, i pensieri riguardanti il lavoro ci seguono persino nella doccia e sotto le lenzuola. Il cellulare fa il resto, rendendoci sempre raggiungibili e il “scusa l’orario, ti disturbo?” è dietro l’angolo, senza alcun rispetto di qualsiasi confine personale. E spesso i primi a non prendersi cura dei confini siamo proprio noi.
Ma come siamo arrivati a questo punto?
E come possiamo operare un cambiamento di prospettiva, una presa di posizione nei confronti del lavoro, della nostra vita e della nostra libertà? Andrea Colamedici e Maura Gancitano provano a rispondere a questi interrogativi in questo saggio dal sapore storico, filosofico, politico, sociale e psicologico.
Consigliatissimo per essere più consapevoli del nostro presente e delle sovrastrutture di cui siamo vittime, perché solo conoscendo e comprendendo le dinamiche che ci circondano e di cui siamo intrisi è possibile scegliere.
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